Tennis, Sharapova: “Adoro Roma, mi ha insegnato a vincere”
La ex numero 1 evita polemiche con le colleghe sulle wild card dopo i 15 mesi di sospensione per doping: “Al Foro il pubblico riesce a farti tirare fuori il meglio”
13 maggio 2017 - Milano
Maria Sharapova, 30 anni
Tutti pazzi per Maria. E’ proprio il caso di dirlo. Nel bene e nel male. Pazzi di gioia i fans che aspettavano il suo ritorno in campo, pazze di rabbia molte delle colleghe che in tutti modi hanno espresso il disappunto per la concessione di wild card alla Sharapova. A Stoccarda, sul rosso indoor dove ha trionfato tre volte, ha esordito contro la nostra Roberta Vinci e si è fermata soltanto in semifinale contro Kiki Mladenovic, la francese che per prima aveva avuto parole durissime per Masha, sostenendo che non meritasse nessuno dei trofei vinti in carriera. Dopo la Germania è stata la volta di Madrid dove l’antipatia per la Sharapova è stata la marcia in più di Genie Bouchard, che ha ritrovato l’antico smalto per far fuori la russa definita «truffatrice» per la vicenda al Meldonium. Fuori al primo turno in Spagna, dunque, Maria ha avuto più tempo per prepararsi alla trasferta romana. Un torneo, e una città che le hanno dato tanto e in cui Maria ha trionfato tre volte, l’ultima nel 2015. Senza Serena, campionessa uscente ferma per maternità, tutti gli occhi saranno puntati sulla Sharapova. Anche domani, nell’esibizione attesissima al Colosseo.
Maria, Roma la aspetta e il pubblico italiano la ama moltissimo. Quali sono i suoi ricordi speciali degli Internazionali?
“Sicuramente la prima volta che ho sollevato il trofeo qui da voi. E’ un ricordo indimenticabile che spesso rispolvero nella mia memoria».
Come mai?
«Perché è stata la mia prima vittoria importante sulla terra, quella dove ho trovato la piena maturazione del mio gioco sul rosso. Una vittoria che mi ha dato grande fiducia nei miei mezzi e che mi ha aiutata a vincere il Roland Garros. Insomma, una prima iniezione di fiducia che mi ha aiutata a crescere sia come giocatrice che come persona».
Sappiamo che ama molto la città e il Foro Italico.
«Certo, fin da piccola sognavo di diventare una giocatrice importante e partecipare a questo torneo, in un posto particolare, pieno di fascino e di storia, con le statue antiche. E quando ci sono arrivata la prima volta ero giovanissima e sono rimasta davvero impressionata dalla bellezza del posto».
Avverte il calore del pubblico, a volte fin troppo appassionato?
«Il clima che riesce a creare il pubblico è sempre molto piacevole, riescono a darti la carica. E poi è un pubblico competente, che ama molto lo sport, e non solo il tennis a tutti i livelli. Ma non sono mai stati troppo rumorosi, e poi io amo il casino, mi ci tuffo a capofitto. E comunque, con tutta la passione che hanno riescono a tirare fuori quasi sempre il meglio dagli atleti».
Su La Gazzetta dello Sport in edicola oggi l’intervista completa
Federica Cocchi
Перевод Гугла:
Tennis, Sharapova: "I love Rome, taught me to win"
Ex-number 1 avoids controversy with wildcard co-workers after the 15-month suspension for doping: "The audience is able to get you the best out of the box"
All crazy for Mary. That's right. For good and bad. Joyful to fans who were waiting for his return to the field, angry with many of the colleagues who in all ways expressed the disappointment of granting wild cards to Sharapova. In Stuttgart, on the red indoor where he triumphed three times, he made his debut against our Roberta Vinci and stopped only in the semifinals against Kiki Mladenovic, the Frenchman who had previously had tough words for Masha, arguing that he did not deserve any of the won trophies in career. After Germany was the turn of Madrid where the antipathy for Sharapova was the march of more than Genie Bouchard, who found the ancient enamel to get out of the Russian called a "scammer" for the affair with Meldonium. Out of the first round in Spain, therefore, Maria had more time to prepare for the Roman journey. A tournament, and a city that has given her so much and where Maria triumphed three times, the latest in 2015. Without Serena, the outgoing champion stops by maternity, all eyes will be focused on Sharapova. Even tomorrow, in the very show at the Colosseum.
Maria, Rome is waiting for her and the Italian public loves her very much. What are her special memories of the Internationals?
"Definitely the first time I raised the trophy here from you. It's an unforgettable memory that I often miss in my memory. "
Why?
"Because it was my first major victory on earth, where I found the full maturation of my game on the red. A victory that gave me great confidence in my means and helped me win the Roland Garros. In short, a first confidence injection that helped me grow both as a player and as a person. "
We know he loves the city and the Italo forum.
"Of course, since I was little I dreamed of becoming an important player and participating in this tournament, in a special place full of charm and history, with ancient statues. And when I first came here I was very young and I was really impressed by the beauty of the place. "
Do you feel the warmth of the audience, sometimes too passionate about it?
"The climate that manages to create the public is always very enjoyable, they can give you the job. And then he is a competent public who loves much sport, and not just tennis at all levels. But I've never been too loud, and then I love the casino, I drift to the head. And in any case, with all the passion they can always get the best out of the athletes. "
On The Newspaper Magazine today the full interview
Federica Cocchi
>